Readablecity

Pubblichiamo l’intervista fatta a Francesco Gioia, dello studio siciliano uncoated/design, che ha ideato e diretto il progetto Readablecity;
un’app gratuita per iPhones progettata per guidare i visitatori
nell’esplorazione delle principali città turistiche italiane.
Gli argomenti trattati riguardano il rapporto tra il territorio e le nuove tecnologie, pregi e difetti, e quanto oggi si sente la necessità di trasferire
le inforazioni su piattaforme digitali.


1. Com’è nata l’idea di associare un device elettronico
alla comunicazione del territorio?

Fondamentalmente dall’osservazione del territorio, dei turisti e delle
abitudini degli abitanti del luogo. La Sicilia è quasi totalmente priva
di sistemi di segnaletica turistica o informazioni di pubblica utilità visivamente
ben organizzati. In più molte informazioni specifiche (per esempio su punti d’interesse o inesplorate spiagge e calette) sono spesso appannaggio dei soli autoctoni, per cui difficilmente condivisibili.

Paradossalmente, invece la diffusione di device tecnologici è particolarmente elevata. Di conseguenza ci è sembrato quasi scontato procedere nella direzione dello sviluppo dell’app per iPhone come maniera più efficace, rapida
ed innovativa per comunicare “il” e “nel” territorio.

2. Non è limitativo il fatto che l’applicazione (ovviamente) funzioni soltanto con un collegamento dati?
Come mai non avete considerato come possibili utenti anche quelli che non posseggono uno smartphone?
Il progetto Readable, prevede un’articolazione più complessa dedicata
alla gestione delle informazioni turistiche su diversi supporti.
Readable City (l’app per iPhone e iPad) è il primo di questi elementi.
Sono in cantiere, un portale e un sistema di guide cartacee e digitali
(iPad) per comunicare itinerari e percorsi specifici della nostra isola.

La necessità di collegarsi continuamente alla rete per le informazioni
è fondamentale per poter disporre di un sistema veramente flessibile
e continuamente aggiornato. Alcune sezioni dell’app funzionano come aggregatori di notizie già on line e non sarebbe altrimenti pensabile documentare lo stato dei voli, gli eventi, o altro ancora.

Tutto questo unito alla constatazione che la maggior parte degli utenti
che acquista uno smart phone ha un contratto che include la connessione
dati, ci ha spinto nella direzione dell’app con connessione continua.

3. Qual è il pregio di un’applicazione del genere?
Per noi il vantaggio principale sta nell’aver sviluppato un’app che raggruppa tutto ciò che è indispensabile e di interesse per chi si trova ad esplorare
le città siciliane. Supplisce alla mancanza di segnaletica diffusa, lascia
ai visitatori la possibilità di organizzare in maniera flessibile il proprio
soggiorno e concentra per gli abitanti delle città che partecipano al progetto
una serie di informazioni di pubblica utilità normalmente frammentate
e di difficile reperibilità.

Un ‘altro valore per noi è che il progetto sia stato sviluppato interamente
in sicilia, dalla progettazione dell’interfaccia alla programmazione.
Altri pregi aspettiamo di scoprili dagli utenti :-)

4. Secondo lei, il sistema è maggiormente innovativo in quanto proiettato ai nuovi media/devices o nell’interattività dei contenuti?
Su cosa avete concentrato maggiormente il fattore innovazione
in questo progetto?

Sicuramente la componente di maggiore innovazione risiede nella possibilità (intese come strumenti) offerte dal device (penso ad esempio al sistema
di geolocalizzazione) e all’aggregazione di dati presenti sul web,
sul nostro db e sull’app di conseguenza. I contenuti restano quelli
di una buona guida territoriale.

5. Un difetto?
Come tutte le cose che partono dalle piattaforme apple, restano un pò blindate nello sviluppo dalle loro guidelines, per cui non è un sistema  “democratico”
fino in fondo. Stiamo già pensando alla versione per Android.
Anche in questo caso aspettiamo di leggere le recensioni degli utenti.

6. Quali sono i possibili sviluppi? Pensate di chiedere dei feedback
o fare dei test per evolvere, eventualmente, l’applicazione?

Attraverso la pagina di download dell’app store è possibile commentare
e recensire l’applicazione e per la natura stessa di questi strumenti non possiamo che tenere conto dei feedback dei nostri clienti ed utenti. Questo non potrà
che aiutarci nel capire come migliorare l’app, quali parti o funzioni implementare.

L’ambizione è quella di trasformare Readable (City) in sistema più articolato dedicato alla fruizione della Sicilia (e non solo). Siamo fiduciosi che le diverse pubbliche amministrazioni con cui ci relazioniamo capiscano in fondo l’importanza di un buon sistema di orientamento e identità visiva per
il territorio (sia fisici che digitali ) permettendoci così di continuare
a progettare tutto il resto.

Ecco il link da dove scaricare l’app.
Readable City per iPhone, iPod touch e iPad nell’iTunes App Store

Silvia Agozzino

La tavola rotonda #2

Molto soddisfatti di com’è andata la tavola rotonda, soprattutto grazie alla collaborazione partecipata di tutti vi mostriamo cos’è successo.
La conferenza si è divisa in tre parti differenti:
ha aperto l’incontro la sintetica spiegazione della mostra e dei suoi intenti
il prof. Luciano Perondi insieme allo studente Davide Belotti.

Successivamente i presenti si sono divisi in tre gruppi differenti, ai quali hanno partecipato, equamente distribuiti, gli invitati al convegno, al fine di discutere
di possibili evoluzioni per la mappa di Urbino, ma anche l’applicazione della cartografia stessa nel ruolo sociale.
Le conclusioni sono state poi discusse insieme a tutti i partecipanti.

Nell’ultima fase Luigi Farrauto, Francesco Mazzucchelli, Leonardo Romei
e Marco Tortoioli hanno esposto i loro interventi riguardo
la rappresentazione della città.

La tavola rotonda #1

Grazie a

Luigi Farrauto
Francesco Mazzucchelli
Luciano Perondi
Leonardo Romei
Marco Tortoioli Ricci
gli studenti dell’ISIA che oggi hanno preso parte alla tavola rotonda.

L’esperienza verrà presto pubblicata riassumendo i punti salienti
che sono venuti fuori dalle discussioni di gruppo.

Unfolding the Earth: Myriahedral Projections

La rappresentazione bidimensionale della terra è sempre stata un problema.
Sicuramente ci ha permesso di avere i nostri planisferi appesi alle nostre camerette, ma poche volte ci siamo chiesti se quello che vedevamo a due dimensioni si avvicinava effettivamente alla forma che i continenti
hanno su una sfera.
C’è fortunatamente chi a questi dubbi tenta di dare una risposta;
il Prof. Jack van Wijk matematico alla University of Technology di Eindhoven (Paesi Bassi) ha sviluppato una tecnica basata su algoritmi che ridurrebbero
le distorsioni causate dalla trasposizione bidimensionale
di una superficie sferica.

maggiori informazioni:
http://www.win.tue.nl/~vanwijk/myriahedral/

fonte:
http://archiviocaltari.wordpress.com/2010/01/27/rompere-il-pianeta/#more-270

Silvia Agozzino

Mappe come romanzi

L’analogia tra mappa e racconto è fortissima.
Peter Turchi (Maps of the imagination, 2004) sostiene che il processo che porta alla produzione di una mappa è il medesimo che porta alla scrittura
di un romanzo. Così come in un racconto, infatti, ogni mappa ha una trama (l’oggetto della narrazione), una serie di personaggi che interagiscono
in un contesto (gli elementi della visualizzazione), un narratore interno o esterno (la focalizzazione), una morale o una conclusione (il messaggio contenuto
nella mappa).
Dunque operare questa analogia comporta considerare la componente narrativa di ogni mappa come primaria, fondante. La mappa, dunque, è intesa soprattutto come un “sistema di affermazioni” (Wood, 2004).
Narrativa e cartografia sono processi che in maniera simile partono
da un’esplorazione e giungono alla presentazione di una storia,
e le tecniche retoriche impiegate sono dello stesso tipo.
Ogni romanzo genera la mappa di un mondo condiviso da autore e lettore.
Allo stesso tempo ogni mappa produce un racconto sul territorio,
una serie di significati, che una volta condivisi dall’osservatore divengono vettori di senso.

Luigi Farrauto

Aggiornamento #5 (stickers)

Urbino, da stamattina, è referenziata rispetto al Nord.



aggiornamenti #4 (intervista)

 

Potete ascoltare l’intervista integrale qui!

Aggiornamento #3 (mappe mentali)

Dopo un giro di perlustrazione, abbiamo raccolto un po’ di mappe mentali disegnate dai visitatori.

Aggiornamento #2 (intervista + articolo)

Durante l’inaugurazione il prof. Luciano Perondi ha spiegato in un’intervista
le intenzioni e le finalità della mostra Urbino Walk in Progress.

Inoltre la testata giornalistica “il Ducato” ci ha dedicato un articolo
nella sezione culturale.

A breve l’intervista integrale dalla quale è stato realizzato l’articolo.

Aggiornamento #1

Ecco le prime immagini della mostra dopo 1 settimana dall’inaugurazione.
È sorprendente la partecipazione da parte dei visitatori, che vedono nella mostra la possibilità di dare la propria opinione e di essere parte della ricerca che ancora si sta sviluppando.

Uno dei primi risultati evidenti riguarda la votazione della mappa.
Alla richiesta di prendere solo la mappa che preferivano, i visitatori hanno esaurito la prima scorta della mappa dai toni e dalle caratteristiche cromatiche meno estreme rispetto alle altre 2 proposte.